Emergenze radiologiche in Italia
Emergenze radiologiche e nucleari in ItaliaPer fronteggiare le emergenze radiologiche causate da incidenti occorre fare una distinzione fra incidenti che possono verificarsi nel nostro Paese e incidenti che si possono verificare all’estero con effetti nel nostro Paese.
Incidenti che possono verificarsi in Italia
Occorre tenere conto che nel nostro Paese:
• non ci sono centrali nucleari in funzione;
• esistono reattori di ricerca a bassissima potenza e impianti in via di disattivazione;
• le sostanze radioattive sono impiegate in campo medico, industriale e di ricerca.
Gli incidenti che interessano le installazioni nucleari e l’uso, il trasporto e il rinvenimento di sostanze radioattive possono avere solo un effetto locale. Tali incidenti vengono quindi gestiti da pianificazioni locali di responsabilità del Prefetto delle Province interessate.
Incidenti che possono verificarsi all’estero
In molti Paesi sono attive centrali nucleari per la produzione di energia dove possono verificarsi incidenti,
come accaduto in passato a Chernobyl o a Fukushima. Per fronteggiare tali incidenti il Dipartimento della Protezione Civile ha adottato, d’intesa con tutti i soggetti competenti, il Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari.
Piano nazionale: fasi operative e livelli di allerta
Nel valutare le misure previste nel Piano bisogna considerare che:
• le conseguenze di un incidente nucleare dipendono dal tipo e dalla gravità dell’evento;
• più lontano è l’evento minori, fino a essere irrilevanti, possono essere le conseguenze per la popolazione italiana.
Nel Piano sono ipotizzati tre diversi scenari a seconda della distanza dell’incidente dai confini nazionali.
Scenario 1. Incidente in un impianto nucleare entro i 200 chilometri dal confine
In caso di incidente grave in una centrale entro i 200 km si prevede l’adozione di misure protettive dirette di
riparo al chiuso e iodoprofilassi nelle Province limitrofe all’evento e misure indirette di restrizione su distribuzione
e consumo di alimenti e protezione del patrimonio agricolo e zootecnico su vaste aree del territorio nazionale.
Scenario 2. Incidente in un impianto nucleare situato oltre i 200 chilometri dal confine
In caso di incidente grave in una centrale distante oltre 200 km non sono previste misure protettive dirette,
ma solo misure indirette quali restrizioni sulla distribuzione e consumo di alimenti e misure di protezione del
patrimonio agricolo e zootecnico.
Scenario 3. Incidente in un impianto nucleare extraeuropeo
In questo caso, come accaduto per Fukushima, non sono previste misure dirette o indirette data la grande
distanza dall’incidente, ma solo misure volte all’assistenza dei connazionali che si trovano nel territorio interessato dall’evento, misure per l’importazione di alimenti e di altri prodotti e misure di controllo della contaminazione personale per chi rientra dalle aree a rischio.